Maria Clara Cervelli
(Rieti, 1974)

Si è diplomata in Pianoforte sotto la guida di Drahomira Biligova.
Ha studiato Musica Elettronica con Michelangelo Lupone diplomandosi con il massimo dei voti.
I suoi interessi compositivi si rivolgono all'integrazione degli strumenti acustici tradizionali con il trattamento elettronico.
Ha contribuito alla realizzazione delle installazioni sonore del Festival "Corpi del Suono 2001" organizzato dall'Istituto Gramma e della Manifestazione "Musica Scienza 2002" organizzata dal CRM e dal Goethe-Institut Rom.
La sua realizzazione di "PLUS MINUS" di K.Stockhausen per violino, pianoforte, percussioni, elettronica ed installazione sonora, è stata eseguita nel 2002 presso l'Auditorium del Conservatorio di Musica "G.Verdi" di Torino e nel 2003 nell'ambito del Festival "Corpi del Suono 2003".
Il suo brano Attesa per percussioni ed elettronica è stato eseguito nel 2003 a L'Aquila nell'ambito della Cinquantasettesima Stagione della Società dei Concerti "B.Barattelli".
Il suo articolo "PLUS MINUS: an algorithmic analysis and a musical realization" è stato pubblicato negli Atti del XIV CIM (Maggio 2003).
Agli studi musicali ha affiancato gli studi universitari laureandosi in Ingegneria Elettronica col massimo dei voti e la lode discutendo una tesi sul trattamento digitale del segnale audio.

Elce di roccia (2004)

Un elce che nasce dalla roccia è il simbolo di un paese che lascia cadenzare la propria vita dai ritmi della natura, di un popolo che attinge la propria forza vitale dalla terra e dall'ambiente che lo circonda e che, con la stessa tenacia vitale di un albero che riesce a crescere e a svilupparsi anche a dispetto di avverse condizioni naturali, in passato ha difeso con durezza e determinazione la propria identità e le proprie tradizioni sacrificando la vita di uomini e donne per il mantenimento del proprio senso di libertà.
Con un'istantanea di questo luogo ho voluto catturarne il duplice dualismo che lo caratterizza, un dualismo che risiede nella natura del territorio dove ad ampi spazi, luminosi specchi d'acqua e fertili terreni si contrappongono aspre ed insidiose alture su cui è collocato il nucleo abitativo ed un dualismo che, invece, contraddistingue l'indole degli abitanti, pacifica e semplice ma profondamente fiera ed orgogliosa, che ancora oggi conserva dentro di sé le tracce dell'antico coraggio e spirito di indipendenza.
(Maria Clara Cervelli)


Massimo Fragalà
(Catania, 1973)

Diplomato in Chitarra Classica presso l'Istituto Musicale "V.Bellini" di Caltanissetta. Ha suonato la chitarra in molte rassegne e manifestazioni ed è stato vincitore di varie competizioni nazionali.
Ha studiato Composizione con Enrico Dibennardo, Musica Elettronica con Alessandro Cipriani e attualmente studia con Emanuele Casale presso l'Istituto Musicale "V.Bellini" di Catania. Ha scritto diversi lavori che variano da composizioni elettroacustiche a composizioni interamente strumentali.
Un suo pezzo per nastro è stato pubblicato su CD dalla Electronic Music Foundation (EMF). Alcune sue composizioni sono state selezionate e premiate in competizioni come l'International Computer Music Conference 2003 di Singapore (ICMC), 4° Concorso
Internazionale di Composizione Musicale Elettronica "Pierre Schaeffer" (Pescara), Federazione CEMAT (Roma).
Recentemente ha realizzato la parte musicale di un video-documentario e inoltre ha studiato, con l'artista visiva Alba D'urbano focalizzando il rapporto immagine-suono, presso l'Hochshule fur Grafik und Buchkunst di Lipsia (Germania).

L'uomo
per suoni elettronici
(2004)
su versi di Rosa Gulisano


"Nella continua ricerca
per affermare la propria immagine
nel conflitto
tra una cultura contaminata
da impasti di echi lontani
interrogandosi sulle sue possibilità
l'uomo
travolto dalle forze della natura
in balia delle correnti
frantumerà sulle rocce il suo essere debole
non avendo il coraggio di elevarsi
al di sopra delle bassezze umane
non scorgerà mai la vastità smisurata
dell'oceano del bene".


"L'uomo" è una riflessione personale sulla guerra, vista da un aspetto diverso, cioè quello dell'animo umano, vero motore di tutto ciò che accade nel mondo. Con l'ausilio dei versi della poetessa Rosa Gulisano, ho affrontato dal punto di vista musicale la complessità dell'uomo, meditando su noi stessi e cercando di capire il perché siamo sempre alla continua ricerca dell'immortalità e attratti dal desiderio di dominare la natura. Ho tentato attraverso la voce umana di rappresentare tali contraddizioni e di creare un paesaggio sonoro non limitandomi soltanto ad elaborare la voce degli attori da me scelti, ma anche esplorando "l'interno delle parole", insieme all'impiego di suoni concreti e sintetici.
(Massimo Fragalà)



Beatrice Lasio
(1961)

Si è diplomata in violino e ha lavorato per alcuni anni nell'orchestra dell'Ente Lirico di Cagliari. Quindi si è dedicata all'insegnamento musicale nella scuola media statale. Si è diplomata in Didattica della muisca al Conservatorio "S.Cecilia" di Roma e ha studiato Canto gregoriano con Giacomo Baroffio. Si è diplomata in Musica elettronica dopo aver studiato con Roberto Doati, Francesco Galante e Michelangelo Lupone.

Vento di Ostro (2004)

Da alcuni anni vivo in una grande città, dove tutto si accalca e tende frettolosamente a mescolarsi in ammassi confusi.
Talvolta si impone, però, l'esigenza di contorni più definiti, di sfumature sottili, di particolari minuti.
Allora, volgo lo sguardo verso la terra del sud e nuovamente imparo ad aspettare…
Aspetto che il vento di Mezzogiorno pian piano mi ravvivi la memoria e mi riporti, per un po', in luoghi dove il tempo non ha fretta.
(Beatrice Lasio)



Roberto Musanti

(Cagliari, 1964)

Docente e musicista elettronico, prevalentemente autodidatta, si occupa di computer music come studioso e compositore. Attivo dai primi anni ottanta ha realizzato in Italia e all'estero diversi lavori e collaborazioni multimediali. Attualmente completa i suoi studi nel corso di Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio di Cagliari.

1987/88: studi di musica elettronica con il Maestro Nicola Bernardini al Conservatorio di Cagliari;
1999/2004: progetti e docenze di musica elettronica per diversi istituti medi superiori;
1999/2000: coordinamento e docenza, per conto dell'E.R.S.U. di Cagliari, nella rassegna di musica elettronica "Microonde";
2000: docenza in laboratori di informatica musicale rivolti agli studenti dell'Università di Cagliari;
1996: selezione ufficiale al 18° concorso internazionale di musica elettroacustica "L. Russolo";
1999: allestimento dell'installazione multimediale "Pagan Muzak" presso l'atelier "Opera Nuda" - Amsterdam;
2003: pubblicazione del disco "Deep Engine" per l'etichetta discografica Small Voices;
partecipazione e codirezione artistica al festival di musica elettronica 'Kontakte' (edizioni 2001, 2002, 2003);
2002/2003: suona con Tim Hodgkinson, Z'ev e Elio Martusciello.

Attittu (2004)

Il 17 Febbraio del 1943 l'aviazione americana bombarda Gonnosfanadiga, piccolo centro rurale della Sardegna, muoiono circa cento persone, prevalentemente donne e bambini, ad oggi nessuno ha saputo spiegare il perché di questa strage, considerato che nel paese e nei suoi dintorni non si trovava alcun possibile bersaglio militare.
Da questo triste episodio della seconda guerra mondiale prende spunto la composizione Attittu.
Il materiale base della composizione è costituito da registrazioni del paesaggio sonoro limitrofo, o legate alle attività umane di quei luoghi, agropastorali e minerarie e da brevi estratti di canti popolari locali, in particolare "canto a tenore" e "attittodos" (lamentazioni funebri).
Il materiale sonoro originale viene profondamente trasformato e inserito in un contesto di suoni elettronici legati dialetticamente a questo.
La composizione risulta prevalentemente di tipo elettronico e in essa si è evitato un uso mimetico del materiale sonoro di partenza, così come una narrazione didascalica dell'evento evocato, prediligendo una "drammaturgia musicale" legata alle caratteristiche timbriche del suono, che rivela solo per via remota (quasi onirica) la propria natura originale.
La composizione vuole essere manifesto di sgomento e dolore per le vittime innocenti delle guerre.
(R. Musanti)



Stefano Trevisi
(Mantova, 1974)

Ha studiato Composizione presso il Conservatorio di Parma, dove si è diplomato con il massimo dei voti sotto la guida di Mario Garuti. Ha ottenuto il diploma in Musica Elettronica con il massimo dei voti e la lode con Francesco Giomi. Ha frequentato un Corso Superiore di Composizione e Live Elctronics con Alvise Vidolin e Adriano Guarnieri, oltre a diversi seminari di musica contemporanea (con Gyorgy Ligeti, Gérard Grisey, Helmut Lachenmann, Salvatore Sciarrino, Trevor Wishart).

Ha preso parte con proprie composizioni ed interventi in workshops come "La Terra Fertile" - L'Aquila, "Laboratorio di Perfezionamento e Ricerca Musicale" - Brallo (PV), "Compositori a confronto" - Reggio Emilia, "41st International summer course for new music" - Darmstadt, "XIV Colloquium Musical Informatics" - Firenze. Suoi lavori sono stati eseguiti in rassegne di musica contemporanea come "Musica in galleria 2001" al Teatro Regio di Parma, "International Gaudeamus Music Week 2002" ad Amsterdam, "Oltre il Contemporaneo 2003" a Bologna, "PLAY2003" a Roma.

Alcune delle sue composizioni sono state selezionate in vari concorsi, "29TH International Competition of Electroacoustic Music 2002" (Bourges), "Musica Nova 2002" (Praga), "Gaudeamus Music Prize 2002" (Amsterdam), "Insulae Electronicae 2003" (Cremona), "IV Pierre Schaeffer International Competition" (Pescara), "V CIMESP 2003" (São Paulo) e "Franco Evangelisti 2003" (Roma).

Nel 2004 i suoi lavori saranno eseguiti nei festival internazionali di musica contemporanea "Primavera en la Habana" (Cuba) e "Zeppelin" a Barcellona.

Si è inoltre laureato con lode in Scienze Ambientali presso l'Università di Parma ed al momento lavora come docente di matematica e si occupa di agenti fisici di inquinamento dell'aria.


Tabula irrasa
per nastro solo (2004)

"La Bassa sono le nuvole che sfiorano gli orizzonti, il fiume con tutte le sue storie, il caldo dell'estate pesante come una coperta di sudore, il freddo che è un freddo da favole e che per attraversarlo ci vogliono i mantelli" [C.Zavattini]
Ho trascorso una parte della mia vita in treno, attraversando la valle padana. Durante il viaggio la percezione si soffermava sul paesaggio, composto da pochi elementi ripetuti ma mai ripetitivi. Campi, cascine, siepi, filari, linee elettriche, strade sono disposti su diversi piani dinamici. A seconda che siano più o meno vicini al mio punto di vista, si muovono a diverse velocità seguendo diverse traiettorie. Esiste un solo elemento di rottura: il fiume che ha scavato questa valle. Attraversarlo significa interrompere per pochi istanti il ritmo del paesaggio, prima che il profilo del paesaggio riprenda ad espandersi fino all'orizzonte, molto lontano.

Il suono prevalente della pianura è il silenzio, quello che si sente sono soprattutto le parole di chi vive lungo il fiume. La lingua parlata da queste persone non ha la neutralità di una lingua nazionale: la vita vissuta con i tempi della terra, la storia che è passata per quei luoghi è rimasta nelle parole. I materiali che ho scelto si basano sui suoni della lingua del Fiume.
(Stefano Trevisi)



Fabio Cifariello Ciardi

(Roma, 1960)

Fabio Cifariello Ciardi (Roma, 1960) dopo gli studi di composizione e musica elettronica si è perfezionato con Franco Donatoni all'Accademia di S. Cecilia e con Tristan Murail e Philippe Manoury all'IRCAM di Parigi.

Si dedica sia alla musica strumentale che a quella elettroacustica. In entrambi gli ambiti ha sviluppato teorie e pratiche intorno a possibili rapporti fra la musica e la memoria a lungo termine dell'ascoltatore.

Le sue musiche sono state premiate in diversi concorsi internazionali: "Ennio Porrino 1989" (Cagliari) , "L. Russolo 1992" (Varese), "MusicaNova 1993" (Praha - Czech), "ICMC CD-selection 1993" (Tokyo - Japan), "Olympia 1993" (Athens - Greek), "Spectri Sonori93" (Tulane - USA), XXV Concours Int. de Musique Electroacoustique 1998 (Bourges - France), V.Bucchi 1999 (Roma), ICMC selection 2000 (Berlin - Germany), Premio Nuova Musica - 39° Concorso Internazionale di Canto Corale C.A.Seghizzi (Gorizia), "VideoEvento d'Arte 2000" (Torino), ICMC selection 2002 (Göteborg - Sweden), HK.5 Rimusicazioni Film Festival 2003.
La sua produzione è edita ed incisa da EDIPAN (Roma), Rivoalto - Casier (Treviso), Symposium - CAT (Trento), International Computer Music Association (San Francisco - USA), AIMI - Associazione Italiana d'Informatica Musicale (Gorizia), Unesco CIME - Cultures Électroniques (Bourges - France); Erreffe (Roma).

Ha ricevuto commissioni dall'Institut für Neue Musik di Friburgo, dall'Università di Singapore, dallo Stockholm Electronic Music Studio, e dai Festival Media Artes di Växjö (Svezia), Synthèse di Bourges (Francia), Musica'900 di Trento e Nuova Consonanza di Roma.
Ha collaborato con il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza" ed è membro dell'Interuniversity Centre for the Research on Cognitive Processing in natural and artificial systems. Ha collaborato con l'Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale di Roma e con la RAI - RADIO3. Ha recentemente pubblicato il saggio "Appunti per un modello generale di segmentazione melodica" (LIM - Rivista di Analisi e Teoria Musicale).
Ha realizzato alcuni software per la spazializzazione e l'elaborazione del suono (SuondMover, SM_partitura, Iana_v.30). Nel 2003 ha brevettato sMax un software per la sonificazione in tempo reale di dati finanziari multidimensionali via web.

È titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Perugia e docente di Metodologie di Analisi per le Musiche del Novecento presso lo stesso Istituto.
Per la produzione e la diffusione della musica elettroacustica ha fondato insieme ad altri compositori l'Edison Studio.


Concierto de música contemporánea promovido por la Federazione CEMAT (Sonora) con el apoyo del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Direzione Generale Spettacolo dal Vivo e dell'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona

CCCB / Pati de les dones. Del 19 al 22 de Mayo. De 17:00 a 22.00




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